Scegli la zona di Roma in cui vuoi soggiornare?

Cosa vedere nella zona di “Via Veneto”

via-venetoHai deciso di trascorrere un po’ di tempo a Roma.
Che sia per studio, lavoro o vacanza, se la zona che hai scelto è quella di via Vittorio Veneto, comunemente chiamata via Veneto, hai davvero buon gusto: il tuo pernottamento romano sarà elegante, raffinato e piacevole.
Queste, infatti, sono le caratteristiche principali della strada che attraversa esattamente il centro storico della Capitale: da piazza Barberini porta dritta e in salita a Porta Pinciana, eredità romana dei proprietari del colle omonimo, la gens Pincia, risalente al 403 a.C., e separa provvidenzialmente per un buon tratto il rione Ludovisi da quello di Colonna.
Fu anche murata nel 1808 e riaperta ai primi del 1900.
Comodamente raggiungibile in metropolitana, è servita dalla stazione Barberini sulla linea A, via Veneto, che inizialmente fu tracciata per collegare via del Tritone a villa Borghese e che corre dove fino a fine Ottocento sorgeva Villa Lodovisi, come molte altre zone del rione: piazza Alessandria e piazza Fiume, via Piemonte o via Puglia (dove, fra l’altro ha sede l’AGENAS, l’genzia nazionale per i servizi sanitari regionali, in un bel palazzo di mattoni rossi e marmi, che è un Ente pubblico che svolge funzioni di supporto al Ministero della Salute e alle Regioni per questioni inerenti il Servizio sanitario nazionale), doveva il suo nome a una città italiana. Dopo la Prima Guerra Mondiale, però, gli urbanisti capitolini scelsero di cambiarle nome e di assegnarle l’attuale in ricordo proprio della battaglia di Vittorio Veneto.
Negli anni e con il passare delle generazioni, il lustro dato dal nome patriottico della zona ha perso lo smalto, ma quella lingua di terra che scivola davanti a Palazzo Margherita, sede dell’Ambasciata degli Stati Uniti (che apre, poco distante, il cosiddetto marciapiede delle Ambasciate, perché poco distanti ci sono anche quella della Repubblica di Cipro, della Repubblica di Indonesia, del Giappone l’Ambasciata del Burkina Faso, quella di Francia, e il Consolato dell’Equador), ha saputo rinnovare la sua fama, legandola soprattutto agli anni della Dolce Vita. Sorgono, infatti, ai lati di via Veneto numerosi caffè ed alberghi stellati, frequentati da attori, cantanti e tante celebrità dell’epoca; è proprio qui che negli anni ‘60, i paparazzi si appostavano cercando di trovare lo scoop.
È lo stesso Federico Fellini con il suo film La dolce vita, che nel 1976 decreta la notorietà della via; un aneddoto particolare è che, proprio a causa del viavai continuo, della popolarità e del passaggio incessante di cittadini e turisti, il regista si vide costretto a girare le scene ambientate in via Veneto in un teatro di prosa di Cinecittà, dove furono riprodotte molte ambientazioni.

Piazza dei Cappuccini, la parte più bassa di Via Veneto, corrisponde anche alla parte più antica: qui, possiamo ammirare sia la Fontana delle api, sia la Chiesa di Santa Maria Immacolata, con il celebre cimitero sotterraneo e la cripta dei Cappuccini, edificata intorno al XVII secolo e decorata con ossa di moltissimi frati.
A circa metà strada, invece, si passa al periodo rinascimentale: marmi e lusso classico, come nel caso dei palazzi che ospitano la sede dei ministeri dell’Economia e delle Finanze, quello dello Sviluppo Economico e quello del Lavoro e delle politiche sociali.

Via Veneto è, a tutt’oggi, una delle zone più signorili di Roma; ancora oggi vi si trovano negozi di alta classe e hotel di qualità e prestigio, come l’Excelsior.

La via la si percorre interamente in circa un’ora e mezzo: una lunga passeggiata proprio nel cuore pulsante della città eterna.

Tralasciando per un momento la via principale, nei dintorni molti sono i punti di interesse degni di nota.
Altrettanto suggestiva e ammaliante è, per esempio, piazza Sallustio, che, in epoca romana, era in realtà sede di giardini.

Spostandosi di poco da via Veneto, si avrà la possibilità di visitare in modo agevole anche la tomba di Enrico Toti e il Museo storico dei bersaglieri, che si trovano a Porta Pia, sede del celebre monumento in memoria alla presa di Roma, con una statua del bersagliere in bronzo e travertino alto 4 metri, che raffigura l’assalto e custodisce cimeli, documentazioni e ricordi relativi alle campagne del Corpo dei bersaglieri.

Qui, le stelle e i prezzi degli alberghi calano leggermente rispetto al cuore pulsante della città: nonostante sia una zona turistica e storica, sarà possibile trovare sistemazioni più economiche, ma altrettanto comode e ben collegate per poter visitare comunque tutti i punti di interesse della città.

Con Largo Gaetana Agnesi, invece, si chiude il Nomentano e si apre il rione Monti. Zona leggermente collinare di Roma, è a carattere prevalentemente residenziale; qui sarà molto più facile affittare una stanza per una o più notti. Il soggiorno romano sarà tranquillo e cullato dallo spirito di accoglienza e dai modi veraci degli abitanti del rione romano.
Qui gli alberghi sono sicuramente più modesti, variano dalle due alle tre stelle, più alla mano ma comunque, di tutto rispetto.

Che sia una vacanza di piacere, che sia un viaggio per affari, o che si vogliano convogliare entrambe le cose, consigliamo di organizzarsi attentamente: gli imprevisti, nella capitale, sono all’ordine del giorno. Scioperi, traffico in tilt, incidenti sono solo alcuni dei problemi più comuni ai quali si dovrà fare fronte: ovviamente si può sopravvivere, ma si dovrà essere muniti di tantissimo spirito di iniziativa, buona volontà e pazienza: la scelta migliore è quella di pernottare vicino ai punti d’interesse principali (che siano turistici, oppure lavorativi), e soprattutto, consigliamo di alloggiare vicino alle fermate della metropolitana, che si, ogni tanto va in tilt, ma essendo sotterranea, riesce ad evitare il caos del traffico cittadino quotidiano.